Magnago - Riflettori accesi su via Sardegna e piste ciclabili

via Sardegna

Magnago - Con la revisione del Piano di Governo del Territorio, a Magnago si aprono varie questioni sulle criticità del paese o sulle situazioni da migliorare. Fra i vari temi, al centro sono la via Sardegna - arteria principale per gli automobilisti che raggiungono Bienate da Busto Arsizio e Legnano e priva di marciapiede - e la necessità delle piste ciclabili, magari di un percorso unitario senza interruzioni. A sollevare i temi è il consigliere di minoranza del Movimento 5 Stelle, Emanuele Brunini. A fornire una prima risposta alle proposte e alle questioni sollevate da Brunini è Massimo Rogora, capogruppo di maggioranza.

Via Sardegna, Brunini: "Criticità evidenti"

"Se vogliamo veramente portare questo paese a una condizione paritaria e magari innovativa rispetto ai paesi circostanti, la variante generale al PGT rappresenta una vera occasione per organizzare consapevolmente un paese a misura di cittadino, intervenendo appunto sulle criticità rilevanti del nostro paese. Lo sviluppo della variante generale del PGT prevede un processo partecipativo che si avvale anche dell’utilizzo di questionari rivolti alla cittadinanza. Il primo ha riguardato l’argomento mobilità all'interno del nostro paese. Già in passato mi sono per esempio espresso in merito ad alcune situazioni critiche che si presentano quotidianamente sulle nostre strade". Brunini poi passa a parlare di una via fondamentale per il paese, la via Sardegna, da anni al centro dei dibattiti, per la mancanza di un marciapiede: "In via Sardegna, che rappresenta l’arteria principale del nostro comune essendo la porta di ingresso nel nostro territorio per i veicoli che raggiungono Bienate da Busto e Legnano, la totale assenza di un marciapiede e di una banchina stradale adeguata da consentire il passaggio pedonale si riflette quotidianamente su pedoni e ciclisti che si vedono costretti a utilizzare la stessa carreggiata. Questo argomento è stato oggetto anche in consiglio comunale a seguito di mia specifica interrogazione. In tale strada le criticità risultano ancora più evidenti in caso di pioggia che genera spesso pozze e rende particolarmente scivolosa l'erba presente in diversi tratti ai lati della banchina". Con la revisione del Piano di Governo del Territorio, insomma, tenere in considerazione le criticità della via Sardegna rappresenta una necessità, così come alla realizzazione di una pista ciclo pedonale.

Brunini: "Servono piste ciclabili"

In generale, il discorso di Emanuele Brunini si allarga alle piste ciclabili, sottolineando la necessità di una pista ciclabile senza interruzioni: "È evidente che nel nostro Paese è presente un netto sottosviluppo delle piste ciclabili. I ciclisti e le persone che si spostano a piedi nelle città devono essere messe al centro delle politiche territoriali: incoraggiare le persone a camminare e pedalare è una delle strade da perseguire per migliorare la mobilità, sempre più popolate e trafficate. Solo una mobilità dolce e sostenibile può aiutare a proteggere l’ambiente dall'aumento delle emissioni e migliorare la qualità dell’aria e la sicurezza stradale. La bicicletta dovrebbe essere il mezzo preferenziale per i cittadini di Magnago e Bienate per muoversi all'interno del paese; come farlo in sicurezza con questa quasi totale assenza di percorsi per solo ciclisti? L'utilizzo della bicicletta va indubbiamente incentivato ponendo in primis lo sviluppo di una rete ciclabile che possa permettere ai singoli cittadini e alle famiglie di rilassarsi tra le zone del paese in totale sicurezza. Sarebbe interessante avere un circuito ciclabile senza interruzioni, continuo e non frammentato, che consenta di raggiungere le piazze e le zone naturali. Chissà mai che si crei un percorso unito anche con i paesi vicini". Un progetto interessante quanto difficile (ma non impossibile) da attuare: "Indubbiamente ci vuole uno studio e tante risorse ma si tratta di una evoluzione e ammodernamento difficile ma non impossibile, come dimostra l'esperienza vissuta da altri comuni".

Alcuni commenti dei cittadini

Pare che in pase le piste ciclabili siano desiderate. Commenta una ragazza residente: "A Magnago purtroppo c’è una carenza di marciapiedi e piste ciclabili. Da tempo si sponsorizza di utilizzare il meno macchine e di muoversi a piedi o in bicicletta, ma per poterlo fare le amministrazioni, quella di Magnago compresa, dovrebbero permettere questi spostamenti in modo facile e sicuro". E ancora: "A Magnago muoversi con una carrozzina o un passeggino è quanto meno impossibile. Troppo spesso, infatti, si vedono mamme con bimbi in mezzo alle carreggiate per mancanza di marciapiedi o per cicli stradali impraticabili. I soldi, oltre per rifare i manti stradali e istallare dossi, dovrebbero essere investiti per la realizzazione di marciapiedi e piste ciclabili. Anche i controlli dovrebbero essere più assidui. Troppo spesso si vedono vetture parcheggiate sulle piste ciclabili".

Parola alla maggioranza

A parlare per conto dell'amministrazione è Massimo Rogora, capogruppo di maggioranza: "In merito alla realizzazione della pista ciclabile in Via Sardegna, riconosco che possa essere una proposta interessante tanto che, anni fa fu inserita anche come obbiettivo in un programma elettorale. In seguito il progetto non è stato abbandonato, anzi sono state fatte delle verifiche preliminari, non uno studio compiuto. La strada in questione, come ha osservato lo stesso Consigliere Brunini, è un'arteria molto trafficata - qualche anno fa ancora di più per via dell'assenza della circonvallazione sud - e giunge sino al centro del paese, intersecando numerose strade e le vie dove sono ubicate la scuola primaria e il centro anziani". Le difficoltà per realizzare una pista ciclabile in via Sardegna però sono tante: "Purtroppo però per realizzare la ciclabile occorre acquisire tutti i terreni che si affacciano sulla strada, alcuni dei quali sono ancora dei privati; una eredità che abbiamo potuto constatare dopo il trasferimento del tratto dalla provincia (oggi città Metropolitana) al comune. Un progetto quindi che si preannuncia avere un iter realizzativo molto lungo, oltre ad avere un costo imponente con alcune variabili che risulta difficile stimare. Ovvio che occorre cominciare ma occorrerà procedere per gradi".  Il sogno è di sviluppare una mobilità ciclabile su tutto il territorio. "L'occasione del PGT in collaborazione con gli esperti del PIM si annuncia essere una esperienza positiva per la mobilità sostenibile (basti vedere i progetti già realizzati dal centro PIM): ci auguriamo ci possano essere risorse in futuro per poter programmare in maniera massiva la mobilità ciclabile sul territorio, non limitandosi a ridurre le carreggiate esistenti ma cercando dei collegamenti sicuri con il sistema del Villoresi, il Parco del Ticino e privilegiando gli accessi alla ferrovia o alle ciclabili già presenti. Non un futuro immediato ma un piano perseguibile nei prossimi anni". Insomma, questa volta pare che maggioranza e minoranza guardino nella stessa direzione. 


Sara Riboldi

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